Nuova Ordinanza Sindacale n. 9/2020 su gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Obblighi e modalità di conferimento dei rifiuti urbani

Nuova Ordinanza Sindacale n. 9/2020 su gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Obblighi e modalità di conferimento dei rifiuti urbani differenziati e indifferenziati con il metodo domiciliare “Porta a Porta” per le utenze domestiche e non domestiche.
La corretta gestione ambientale dei rifiuti e di recupero di materiali finalizzato al riciclo e riutilizzo dei rifiuti, differenziati e non, costituiscono un obiettivo prioritario dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Antonino Bellia, in ottemperanza degli obblighi di legge previsti sul raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata.
L’ordinanza n.8 del 11/12/2018 adottata dal presidente della Regione Siciliana d’intesa con il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare non lascia margini, poiché impone ai comuni di adottare ogni metodo e strategia utile affinché la percentuale della raccolta dei rifiuti differenziati raggiunga almeno il 65%.
Il Sindaco Bellia dopo numerose campagne di informazione e sensibilizzazione con la nuova ordinanza:
VIETA l’abbandono indiscriminato sul suolo pubblico di rifiuti differenziati e non differenziati ed il conferimento degli stessi con modalità e orari difformi a quelli previsti con l’ordinanza;
ORDINA che la frazione organica (umido) dovrà essere conferita utilizzando gli appositi mastelli forniti dalla ditta per le utenze domestiche, all’interno degli spazi condominiali negli appositi carrellati forniti dalla ditta;
LA FRAZIONE RICICLABILE (vetro, plastica, carta, cartone) dovrà essere conferita negli appositi mastelli forniti dalla ditta;
E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO l’utilizzo del SACCO NERO, di quello NON TRASPARENTE o che non consenta di intravederne il contenuto;
LA PLASTICA dovrà essere appiattita/pressata in senso longitudinale al fine di ridurre il più possibile il volume.
Sempre che il fatto non costituisca reato, si applicheranno le sanzioni amministrative previste dal D. Lgs 152/2006, con sanzioni amministrative da 150 a 620 euro, in presenza di sanzioni penali arresto da 3 mesi a un anno oppure ammenda da 2.600 a 26.000 euro, arresto da 6 mesi a 2 anni oppure ammenda da 2.600 a 26.000 euro, con obbligo a carico del soggetto autore dei fatti di procedere alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi.